Digitalizzazione giustizia: necessario coinvolgimento degli Avvocati
L’Ordine degli Avvocati di Milano ha chiesto da tempo al Ministero, anche per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19, di varare le piattaforme telematiche in tutti i settori della giustizia.
L’avvio di questo processo è lento e sono state avviate solo alcune procedure telematiche.
Non accadde così per il processo civile telematico. L’avvocatura milanese allora fece da apripista creando e testando modelli che permisero la diffusione del PCT sul territorio nazionale.
Il metodo usato anni fa dall’avvocatura milanese, per il processo civile telematico, deve essere seguito anche adesso.
Per fronteggiare il Covid ed eventuali ricadute devono essere varate piattaforme digitali anche per il penale, per il giudice di pace e per gli ufficiali giudiziari, affinché, come per il civile, tutte siano fruibili dai cancellieri in smartworking.
Allora l’iniziativa partì dal basso e via via si costruì quella piattaforma che è oggi il processo civile telematico, continuamente testata e migliorata.
Questo è il metodo da seguire, coinvolgendo gli avvocati, in particolare, e tutti gli operatori della giustizia perché una piattaforma possa partire sul serio e affermarsi velocemente.
Solo toccando subito con mano i risultati si apprezza, si accetta e si pretende di avere qualcosa che prima non si aveva.
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